Supercelle tra San Antonio e Alice, TX. 27 Maggio Stampa
Scritto da Vale   
Giovedì 29 Maggio 2014 02:53

Dopo aver dormito a San Angelo, TX, ci muoviamo verso l'estremo sud dove oggi sono previsti temporali supercellulari.
Quando siamo nei pressi di San Antonio nasce una cella proprio poco a sud della città, così ci muoviamo subito per intercettarla. Il temporale è però disturbato da uno nuovo che sta sviluppandosi immediatamente più a sud, quindi scendiamo velocemente per portarci sotto la sua base. Attraversiamo il suo nucleo di precipitazioni e, quando ci troviamo oltre la coltre di pioggia, la supercella entra in tornado warning. Troviamo un punto con buona visuale e la rotazione della wall cloud è davvero pronunciata. Al di sotto di essa si protende un funnel cloud e al suolo c'è della polvere in rotazione: difficile dire se fosse effettivamente collegata con il funnel che iniziava a svilupparsi. Seguiamo il temporale nel suo moto verso sud, mentre i rovesci iniziano a tingersi di un verde bottiglia, sintomo di grandine.
Nella mezz'ora successiva però un nuovo temporale si sviluppa appena a sud di questo, il quale segue quindi la medesima sorte della prima supercella. Ci portiamo a sud del nuovo temporale, nella speranza che uno dei due diventi dominante e accorpi l'altro.
Le due celle però coesistono per diverso tempo, disturbandosi a vicenda.
Più scendiamo a sud però, più la cella meridionale prende intensità e quando ci troviamo a nord di Alice, iniziano a scaricarsi numerosi fulmini positivi di fronte alla zona dell'updrat che inizia ad assumere una forma sempre più scolpita.
Arriviamo vicinissimi all'abitato di Alice, dove fotografiamo l'imponente struttura supercellulare che si è sviluppata di fronte a noi. Il core di precipitazioni è estremamente vicino e tentiamo di prendere l'unica strada in zona che va verso sud. Quando siamo a fianco alla wall cloud, a 30 metri dalla nostra automobile, inizia a ruotare della polvere e dei piccoli oggetti, ma anche qui è difficile dire se vi fosse stato un collegamento con la nube o se fosse un semplice gustnado.
Proviamo a prendere la strada verso sud, ma purtroppo entriamo parzialmente nei rovesci e in brevissimo tempo siamo sopraggiunti da una furiosa grandinata. I chicchi, grossi come palline da golf, colpiscono con estrema violenza la nostra auto, azzerando oltretutto la visibilità. Ci fermiamo attendendo che il forte rovescio passi, mentre il parabrezza del nostro mezzo si scheggia e si riempie di venature.
Quando il peggio è passato, riprendiamo a portarci verso sud con non poca fatica visto che la maggior parte delle strade è bloccata da auto in coda. In diversi punti osserviamo pali e alberi a terra, segno di un potente downburst.
Dopo quasi 1 ora riusciamo a riportarci di fronte al bordo avanzante del temporale, dove in più stop fotografiamo l'imponente supercella nel suo spostamento a sud.
Quando arriviamo a sud di Falfurrias, il temporale inizia a
indebolirsi e perde successivamente la sua struttura.

Prima cella a sud di San Antonio

Seconda cella nei pressi di Alice



Ultimo aggiornamento Domenica 21 Dicembre 2014 13:16
 

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