LUGLIO - Convergenza di cacciatori, pianure vercellesi, 13 Luglio 2011 Stampa
Scritto da Vale   
Martedì 19 Luglio 2011 10:31

Ecco un articolo riassuntivo di 3 giorni di Luglio, 12-13-14, con particolare riferimento alla giornata del 13, eccezionale sotto diversi punti di vista.

Mercoledì 13 Luglio è ufficialmente una giornata da High Risk per le pianure piemontesi e lombarde in particolare, per dirla alla SPC. Diversi elementi si andranno a sovrapporre in un mix praticamente perfetto e con tempi di ritorno molto lunghi nelle nostre lande. Nelle ore pomeridiane si ha l'ingresso di aria fredda, sovrapposto ad un wind shear poderoso, il tutto in un clima caldo e afoso. I parametri di shear sono davvero spaventosi; tra Novara e Vercelli gli indici tornadici sui modelli assumono colorazioni fondoscala francamente mai viste prima.

Nel primissimo pomeriggio io e Edoardo Mazza partiamo alla volta di Vercelli Est, dove abbiamo appuntamento con Niccolò Ubalducci. Sì, proprio Niko! Compagno di avventure negli Stati Uniti e quindi chaser da ormai 4 anni nelle plains americane, visto l'incredibile potenziale per questa giornata, parte all'alba da Gabicce Mare per arrivare a Vercelli! Dopo poco si unisce a noi una troupe televisiva contattata da Niko, si tratta di una troupe di un canale meteo che quindi ben sa i rischi di questa giornata.

Ci spostiamo nella metropoli...cioè nel paesino sperduto di Borgovercelli dove, dopo esserci rifocillati con dei panini, attendiamo l'arrivo di altri amici cacciatori. Ecco così che nel parcheggio del peso pubblico di Borgovercelli arrivano anche Andrea Tritto e Alessandro Piazza con la loro auto, seguiti poi da 2 cacciatori dalla Svizzera, Dean e Clipsy, che hanno grande esperienza anche negli Stati Uniti. E infine ecco arrivare anche Mauro Greco! 6 auto, SEI auto di cacciatori in postazione a Borgovercelli, connessioni internet, supporti per pc, troupe televisiva al seguito, stazione Davis che fa capolino dai sedili posteriori di Niko.

Finalmente verso le 14 il cielo si apre, dopo la copertura compatta e uggiosa del mattino. Il clima è davvero surreale: le nubi basse corrono veloci sospinte da un vento da SE e più in quota le nubi si spostano veloci verso NE...eccolo lì il wind shear visto dai modelli! Al suolo anche spira un vento da SE caldo umido...mai sentito in maniera così evidente come oggi lì a Vercelli!

L'attesa è lunga e a metà pomeriggio è d'obbligo uno sguardo al radiosondaggio di Milano...unico consultabile per la zona: conferma tutto ciò che si poteva sentire a pelle, ma notiamo la presenza di una inversione che però non sembra assolutamente indistruttibile...piuttosto sono i venti attorno ai 3000 mt che lasciano perplessi: 50 nodi, cioè 90 km/h! Riusciranno i cumuli in crescita a vincere un vento di tale portata a quella quota?

Più tardi partono in maniera più decisa i primi temporali lungo la pedemontana. Uno in direzione Ivrea sembra avere intenzione di virare verso est, verso la pianura. Partiamo di corsa, anche perchè di tempo ce n'è veramente poco oggi, i temporali corrono come schegge.

Arriviamo all'altezza di Santhià e constatiamo che il temporale non ha la minima intenzione di scendere in pianura. Ormai è già a Biella.... Qui arrivano altri cacciatori: William Demasi ed un suo amico da Genova. Diversi temporali batteranno le aree pedemontane: si tratterà di temporali supercellulari che produrranno grandinate anche di notevoli dimensioni 3-4-5-6-7 cm e forti raffiche di vento.

Un temporale ora è a ovest di Torino e forse questo riuscirà a scendere...ci avviciniamo, lo attendiamo al varco in pianura, ma l'unica cosa di cui ci delizia è un freddo e potente vento di outflow che si spinge veloce verso ovest...pessimo segno. Ripartiamo verso est, perchè è più ad est che questo vento andrà a convergere con masse d'aria ancora più calde e umide. Sulla ormai famosa statale che porta a Crescentino (VC), incontriamo e ci accodiamo ad altri 2 cacciatori: Andrea Colombo e suo zio ed Andrea Griffa con tanto di Davis montata sul tetto auto! Ormai la carovana è al completo. Sostiamo in un paesino lungo la statale, il cielo ormai è pieno di cumuli ed alcuni provano a crescere verso l'alto. Suscitiamo anche la curiosità di una anziana signora del luogo, che in dialetto locale si domanda cosa sia tutta "'sta gente qua". Dopo un veloce briefing ripartiamo verso est e poco dopo Novara è ben visibile una linea di cumuli...eccolo l'effetto dell'outflow di prima. Dopo un pò di indugi ci muoviamo, ma il sistema si sposta velocemente e vediamo solo da dietro quella che poi risulterà essere la flanking line di una mostruosa supercella in alta Brianza. Questo temporale ha prodotto grandine di grosse dimensioni e violente raffiche, ma sono le foto che ritraggono l'imponente mesociclone a parlare da sole. Ecco gli scatti dell'incredibile supercella (i link rimandano agli allegati del forum MNW e CML, le foto sono dell'utente anghy85)  FOTO 1 FOTO 2 FOTO 3 .

Alla fine nessun temporale è riuscito a generarsi in pianura. I motivi di ciò possono essere di varia natura, tra cui anche possibili l'aumento del CAP e conseguente diminuzione di energia che sommate ai fortissimi venti hanno reso impossibile la vita ai cumulonembi nelle aree pianeggianti. Questo dimostra come l'atmosfera sia un sistema estremamente complesso, dove ci sono mille variabili in gioco, alcune delle quali te le trovi sotto al naso solo una volta uscito sul campo. Nonostante questo, la giornata rimane come una delle "più potenzialmente" tornadiche degli ultimi anni. Se uno di quei temporali pedemontani e di altissima pianura si fosse trovato 50 km più a sud, sarebbe stato possibile un tornado violento. Non esiste il dire "eh ma alla fine non ha fatto nulla, non doveva fare temporali?", certo che doveva farli e le allerte che erano state lanciate erano sacrosante. La previsione indica una possibilità, non una certezza. Le possibilità possono essere più o meno alte, ma comunque mai certe e quel 13 luglio erano alte. Alla fine poi in pianura è stato un nulla di fatto, da un lato meglio così considerati i rischi. Ma non si riduca il tutto a un "ma non doveva fare temporali?" perchè è proprio il modo peggiore con cui interpretare un bollettino meteorologico. Anche perchè oltretutto le supercelle violente ci sono state a solo 50 km da dove le si dava più probabili. Piuttosto l'attenzione dovrebbe esser rivolta al capire le ragioni del "fallimento" in pianura, che non a esternazioni sterili di questo tipo. In situazioni simili in passato, situazioni da high risk, i tornado violenti ci sono stati, quindi per fortuna che le previsioni esprimono solo una probabilità e non una certezza. Non allertare con un setup del genere sarebbe stato assurdo e fuori da ogni logica.

Nonostante tutto, il 13 luglio rimarrà comunque una giornata storica di questa stagione: essere in carovana con altri cacciatori, 16 in tutto, sulle strade vercellesi, sentire il vento teso da SE caldo umido che ricorda le lontane Plains americane, è un qualcosa che si rivedrà tra chissà quanto tempo.

12 Luglio. Ciò che rimane di una supercella da fronte caldo in arrivo da ovest. Bel rovescio e frequenti nube-terra


Ecco parte dela carovana

Rho (MI)

Un paio di scatti ai cumulonembi illuminati dai fulmini il 14 Luglio

Ultimo aggiornamento Martedì 19 Luglio 2011 11:34
 

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