Per la giornata di giovedì 8 luglio è atteso l'arrivo di una perturbazione in grado di supportare lo sviluppo di temporali a carattere supercellulare, grandine di grosse dimensioni ed anche tornado. Nel pomeriggio è atteso infatti il transito di un fronte, prima del quale lo sviluppo dei suddetti fenomeni è ampiamente supportato da elevati valori di CAPE ed un wind shear favorevole localmente alla genesi di eventi vorticosi. Si delineano 3 macro-aree per lo sviluppo dei fenomeni: il Piemonte dove più che altro saranno possibili grandine e vento in associazione al passaggio del fronte stesso, l'area dell'ovest milanese dove sarà possibile l'iniziazione di celle temporalesche a carattere supercellulare (con tutti i rischi annessi) in transito verso nord-est, ed un'area a confine tra Lombardia e ovest Veneto con i medesimi rischi della zona milanese, ma con una iniziazione più incerta. Dopo non pochi dubbi e perplessità, con i compagni di caccia piemontesi,lombardi e liguri decidiamo di restare quasi certamente sul target lombardo anche osservando la situazione in tempo reale, con un cielo costellato da altocumuli castellani e un buon vento da sud-est che risulta già attivo dalla mattinata su buona parte della pianura centro lombarda. Attendiamo a Brescia, nonostante inizialmente l'idea fosse di attendere a Treviglio/Caravaggio, principalmente per ragioni logistiche di incontro con i genovesi. Intorno alle 14, l'area a confine tra Lombardia e Veneto è interessata da un tappeto di nubi medio-alte e rovesci talvolta a carattere temporalesco, mentre sul Piemonte diversi temporali esplodono. Una cella in particolare, quella più orientale attira la nostra attenzione. Si trova proprio nell'area attesa per la genesi di un eventuale evento supercellulare verso Milano e al radar mostra segnali di una decisa organizzazione con il passare dei minuti. Decidiamo di monitorarla attentamente con l'idea che non appena questa inizi a deviare verso nord-est, ci muoveremo verso di lei. Bastano una decina di minuti affinchè questo accada e dunque partiamo lungo la A35 in sua direzione. Lungo l'autostrada, circa a metà del percorso verso di lei, è distinguibile la parete della corrente ascensionale che si staglia imponente e massiccia nel cielo all'orizzonte. Nei pressi di Rivolta d'Adda (CR) osserviamo la base della cella al di sotto della quale è presente una minacciosa wall cloud in una atmosfera molto fosca. In questi frangenti ha caratteristiche di supercella classica, ma in pochi minuti assumerà caratteristiche HP. Gli stop sono molto brevi in quanto la cella si muove in modo molto rapido. Tra Pozzuolo Martesana (MI) e Casirate d'Adda (BG), sotto il mesociclone perfettamente formato, si delinea un enorme e ben definito rovescio dal colore verdognolo. L'apprensione circa la possibilità di venire inglobati dalla cella e di distruggere l'auto con la grandine (che scopriremo poi avere raggiunto dimensioni anche superiori ai 10cm in alcune località) è tanta, dunque l'agitazione per la scelta delle strade e il ritornare in breve tempo in autostrada verso est è palpabile. Ci riportiamo sulla A35 dove scattiamo le ultime foto nei pressi di Caravaggio. In questi istanti nei pressi di Lurano (BG) si verifica con buona probabilità un tornado, come visibile dalle telecamere del comune che lasciano pochi dubbi su un movimento rotatorio dei venti. Il tornado eventuale è completamente avvolto nella pioggia, per cui non risulta visibile dalla nostra posizione. Usciamo poi a Rovato sud portandoci verso la A4 nei pressi di Rovato. Qui osserviamo gli ultimi istanti di vita della cella che ormai, spostandosi verso nord est, perde struttura ed intensità in pedemontana. A questo punto notiamo al satellite la formazione di diversi cumuli a sud di Verona, quindi ci muoviamo verso est rapidamente. L'instabilità è altissima e il cielo è costellato da basi di cumuli, alcuni dei quali evolvono rapidamente a temporali. Quando siamo a ovest di Verona ci troviamo di fronte due temporali, uno ha appena attraversato la a4 e l'altro si sta avvicinando velocemente. L'idea è tentare di passare prima del suo arrivo per portarsi dal lato giusto di osservazione, ma ciò non è possibile: un nuovo e giovane rovescio grandinigeno si attiva e siamo costretti a fermarci in autostrada. Usciamo a Sommacampagna (VR) in attesa della prossima mossa. Nuove celle continuano a svilupparsi, ma quella più a sud ovest di noi mostra rapidamente caratteristiche supercellulari. Dunque ci posizioniamo per intercettarla e ci fermiamo a Campalto (VR) dove osserviamo la struttura di questa supercella classica. Continuiamo a seguirla fino a Zevio dove un nuovo rovescio si attiva immediatamente di fronte ad essa, facendole perdere struttura.
1 supercella, Rivolta d'Adda (CR)
Tra Pozzuolo Martesana (MI) e Caravaggio (BG)
2° supercella, Campalto (VR)
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