Tornado Seeker

Dopo la caccia in Kansas del giorno precedente, ci muoviamo nella zona al confine tra l'angolo nord orientale del Colorado e quello sud-ovest del Nebraska in vista dei temporali che dovrebbero svilupparsi nelle ore pomeridiane e serali.
A metà pomeriggio circa le prime celle nascono nelle zone ad ovest e nord di Julesburg, Colorado, così ci portiamo subito nelle loro vicinanze. Il primo temporale sembra faticare ad organizzarsi e dopo lunghi minuti di osservazione inizia a dare vita ad una shelf cloud. Nel frattempo una nuova cella immediatamente più a sud inizia a mostrare un discreto lowering, pertanto ci muoviamo in sua direzione lasciando il temporale più settentrionale.
In pochi attimi assume caratteristiche supercellulari e viene a delinearsi una wall cloud molto bassa che produce anche un breve funnel cloud.
Più a sud della nostra posizione un terzo temporale si è sviluppato e, quando la nostra supercella inizia a mostrare segnali di indebolimento, ci portiamo di fronte a quest'ultimo. Al radar la sua riflettività è quasi irrisoria, ma risulta essere comunque in tornado warning per via della forte rotazione.
Mentre ci avviciniamo iniziamo ad intravedere la maestosa struttura di quella che è una perfetta supercella LP: il mesociclone striato e totalmente libero dalle precipitazioni fa rassomigliare l'intero temporale ad una navicella aliena che solca il cielo di fianco a noi.
Seguiamo la supercella fino ad appena dopo il tramonto, quando dopo esser stata in tornado warning per ben 2 ore, finisce per indebolirsi e dissiparsi.
Proviamo a fotografare fulmini da una nuova linea di temporali in arrivo da ovest, ma il sistema si muove troppo velocemente e la maggioranza delle fulminazioni sono intranube. Abbandoniamo così il campo e cerchiamo un motel per passare la notte.

Il primo temporale

Il secondo temporale, con caratteristiche supercellulari

Un piccolo funnel cloud

In avvicinamento alla supercella LP