LUGLIO - Supercella a Crescentino (VC), 10 luglio 2017 PDF Stampa E-mail
Scritto da Vale   
Martedì 11 Luglio 2017 10:46

Nel pomeriggio sussistono possibilità per lo sviluppo di supercelle nelle zone del torinese/vercellese, dunque mi tengo pronta da casa mia per uscire non appena l'instabilità inizia a crescere nelle ore pomeridiane. Intorno alle 15 già dei primi temporali sono attivi sulle Alpi a ovest di Torino e quando iniziano ad approcciarsi lentamente verso est, decido di uscire e di portarmi nel vercellese.
Lungo il tragitto si delinea una intensa cella temporalesca che, per il momento, rimane ancora ad ovest di Chivasso. Quando mi trovo nei pressi di Vercelli ovest mi fermo per osservare l'ultima immagine radar e osservo che il temporale sta ormai approcciando la pianura a est di Chivasso. Nei pressi di Casalrosso inizio a intravedere la base ed un lowering in lontananza, ma la distanza non mi permette di distinguere ancora bene le fattezze del temporale. Percorro tutta la SP1 e una volta superato Castell'Apertole scorgo chiaramente la base del temporale che mostra già chiari segnali di rotazione: sono presenti diverse striature e una discreta nube a muro. Mi porto poco a nord di Crescentino sulla SP2 e mi fermo per le prime foto. Di fronte a me si delinea sempre di più un mesociclone ben strutturato, diversi fulmini nube suolo si scaricano tra la wall cloud e le precipitazioni adiacenti. Con il passare dei minuti la supercella classica diventa sempre più imponente e all'orizzonte sono visibili grossi polveroni sollevati sia dall'outflow che dall'RFD. Si nota anche come vicino al terreno, sul bordo del rovescio, le precipitazioni formino una specie di "piede", segno di venti molto forti e solitamente di downburst in atto. Attendo fino all'ultimo quando il mesociclone arriva quasi a sovrastare la mia posizione; quando ormai sopraggiungono le prime raffiche di outflow mi riposiziono più a est, sino ad arrivare a Castell'Apertole. Qui faccio un altro veloce stop fotografico: la supercella ha perso la sua nube a muro, ma continua ad avere una struttura veramente impressionante, non distante da scenari visibili nelle Plains americane.
Mi sposto poi sempre lungo la SP1, ma sebbene al radar la cella sia ancora estremamente intensa e perennemente fondoscala, visivamente non vi è più molto da osservare: il mesociclone è ormai divenuto totalmente dominato dall'outflow e ciò che ne rimane è una shelf poco organizzata. Seguo la cella sino ad Asigliano e sono poi costretta ad entrare nel suo nucleo poichè non vi sono più strade che proseguono a est, ma per fortuna è ormai meno intenso. Mi ritrovo comunque all'interno di un intenso downburst per circa 1 minuto con pioggia mista a grandine e visibilità azzerata.
Successivamente torno a Crescentino per un sopralluogo dei danni causati dal temporale. Lungo il tragitto in autostrada trovo diversi alberi abbattuti anche all'autogrill Sesia Ovest, dove il vento ha divelto anche diversi cartelli stradali. Giunta nella zona di Crescentino e paesi limitrofi si notano diversi danni ascrivibili a raffiche lineari di downburst.

Supercella da Crescentino/San Genuario (VC)

In spostamento lungo la SP1

Da Castell'Apertole

Mesociclone ormai morente a sud di Vercelli

Danni da downburst e grandine, Verolengo/Saluggia

Rielaborazione radar MeteoSwiss con la mia posizione gps, scatto delle 16,40

Rielaborazione radar Centro Meteo Lombardo

Ultimo aggiornamento Martedì 11 Luglio 2017 19:35
 

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