LUGLIO - Supercella a Reggio Emilia e roll cloud a VC, 7 Luglio PDF Stampa E-mail
Scritto da Vale   
Martedì 08 Luglio 2014 10:59

Dopo aver consultato gli ultimi aggiornamenti dei LAM al mattino (che a onor di cronaca in realtà sono ancora inizializzati con i dati delle 0z e non delle 6z nella stragrande maggioranza dei casi), io e Andrea Tritto decidiamo di portarci tra Parma e Reggio Emilia perchè è in questa zona che sembra possibile lo sviluppo di fenomeni supercellulari più intensi.
Quando siamo a Parma una cella nasce sugli Appenini a sud di Reggio Emilia e così ci portiamo velocemente vicini alla cella. Superiamo il rovescio, il cui bordo nord è ormai sull'autostrada e ci troviamo di fianco alla base del temporale che ha caratteristiche supercellulari.
Appena scendiamo a fare foto notiamo un forte vento molto caldo e molto umido di inflow, davvero inusuale se paragonato al blando e decisamente più "fresco" vento di inflow che siamo soliti sentire con le supercelle al NW Italia.
Quando la base sembra farsi più turbolenta, un imponente e spesso rovescio si sviluppa appena a nord-est dell'updraft della supercella il cui inflow sembra venire immediatamente disturbato.
Ecco infatti che nel giro di 10-15 minuti la base della supercella si dissolve e rimane solo un forte rovescio di pioggia e grandine.
Nel ritorno verso casa intercetteremo dei temporali nel lodigiano, che però non mostrano particolari spunti fotogenici e una roll cloud a Sali Vercellese.
Da segnalare la genesi di una importante e ben strutturata supercella a Pavia, che ha prodotto significativi danni da downburst.
Interessante notare anche come alcuni LAM aggiornati alle 12z avessero poi "visto" lo sviluppo di questo temporale, peccato che la disponibilità online dei run 12z è non prima della tarda serata e i temporali si sviluppino alle 16-17.
Succede quando non si investe in ricerca in una nazione.
Da segnalare anche come dalle foto di danni pervenuti e anche dalle foto della cella disbonibili, a Pavia non vi sia stato alcun tornado, come prontamente annunciato dalla solita informazione spazzatura per avere più click e visualizzazioni o da qualche invasato su Facebook che diffonde foto di tornado americani spacciandoli per italiani. Siccome non è la prima volta che accade che circolino foto USA spacciate per made in Italy, sarebbe anche utile per l'utenza aprire un pò gli occhi, per non dire proprio di darsi una svegliata, quando osservando le foto si notano: paesaggi che non c'entrano una mazza con l'Italia, costruzioni e abitazioni assolutamente non europee, cartelli stradali con colori che da noi non si usano o peggio ancora in lingua inglese.


Ultimo aggiornamento Giovedì 10 Luglio 2014 18:22
 

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